Avere un tasso di abbandono del carrello elevato rappresenta una perdita di fatturato per un ecommerce.
Infatti, i visitatori del tuo ecommerce che aggiungono prodotti al carrello senza concludere il pagamento, sono interessati ai tuoi prodotti, ma per qualche motivo decidono di non acquistare.
Per te questo significa perdita di un cliente e di un’occasione di guadagno. Per questo siamo qui per aiutarti.
In questo articolo, capiremo come ridurre il tasso di abbandono del carrello, con strategie efficaci per migliorare l’esperienza di checkout e aumentare le vendite del tuo negozio online.
Alla fine della lettura scoprirai che con il giusto approccio un carrello abbandonato può diventare un’occasione per fidelizzare i clienti e farli innamorare del tuo brand. Iniziamo!
- Cos’è il carrello ecommerce?
- Quali sono le cause di abbandono dei carrelli?
- Strategie per ridurre il tasso di abbandono del carrello
- Ottimizza l’esperienza di checkout
- Offri le opzioni di spedizione e consegna più richieste
- Offri il checkout senza obbligo di registrazione
- Mostra i costi totali dell’ordine prima del pagamento
- Trasmetti fiducia con badge e recensioni
- Migliora la velocità di consegna e la politica sui resi
- Sfrutta l’email marketing per recuperare i carrelli abbandonati
- Utilizza il retargeting sui social per recuperare i carrelli abbandonati
- Conclusioni
Cos’è il carrello ecommerce?
Il carrello ecommerce, conosciuto anche come carrello acquisti, è un contenitore virtuale dove i clienti di un negozio online inseriscono i prodotti da acquistare.
Il carrello ecommerce è quindi il punto di inizio del processo di checkout ecommerce.
Tuttavia, la procedura di acquisto non sempre va a buon fine e può capitare che i clienti decidano di interrompere il checkout senza concludere l’ordine: in questo caso, si parla di carrello abbandonato.
Quali sono le cause di abbandono dei carrelli?
Secondo Baymard Institute, quasi il 70% di tutti i carrelli ecommerce vengono abbandonati prima di concludere l’acquisto.
Inoltre, SaleCycle ha rivelato che il tasso di abbandono del carrello per i settori moda, retail e viaggi è in media del 80,68%.
In altre parole, di 100 carrelli ecommerce riempiti, sono appena 20 quelli portati a termine.
Ma cosa spinge i clienti ad abbandonare il carrello prima di completare il pagamento?
Nel 60% dei casi, il motivo è la mancanza di una reale intenzione d’acquisto da parte dell’utente, che sfoglia le pagine del negozio online senza mai iniziare la procedura di checkout.
Per quanto riguarda i carrelli abbandonati dopo aver cominciato il checkout, Baymard Institute ha evidenziato che le principali cause di carrello abbandonato nel 2022 sono:
- Costi extra troppo alti (spedizione, tasse, spese): 48%;
- Necessità di creare un account: 24%;
- Consegna troppo lenta: 22%;
- Sito percepito come poco affidabile: 18%;
- Procedura di checkout troppo lunga e complicata: 17%;
- Impossibilità di conoscere in anticipo il costo totale dell’ordine: 16%;
- Errori o crash del sito web: 13%;
- Politica sui resi poco soddisfacente: 12%;
- Metodi di pagamento non sufficienti: 9%;
- Carta di credito rifiutata: 4%.
Conoscere le cause più frequenti dell’abbandono dei carrelli permette di rimuovere gli ostacoli che interrompono il checkout e aumentare le vendite ecommerce.
Strategie per ridurre il tasso di abbandono del carrello
Con la premessa che il checkout perfetto non esiste, ecco alcune strategie efficaci per ridurre il tasso di abbandono dei carrelli e aumentare il tasso di conversione del tuo negozio online.
1. Ottimizza l’esperienza di checkout
Un checkout che funziona male non è molto nocivo per il tuo business, ma anche frustrante per i clienti.
Ottimizza l’esperienza di checkout tramite un’interfaccia a step che mostra i passaggi rimasti prima del pagamento.
Verifica che il checkout funzioni correttamente anche da mobile e valuta la possibilità di inserire una chat per assistere i clienti in tempo reale durante la procedura di pagamento.
Ricorda di dotarti di un software di analisi delle spedizioni, che ti permetta di monitorare i trend dei tuoi tassi di reso e molti altri dati come i prodotti che vengono restituiti maggiormente e le motivazioni dei tuoi clienti. In questo modo potrai ottenere informazioni fondamentali per prendere le scelte corrette nell’ottimizzare il checkout del tuo ecommerce.
2. Offri le opzioni di spedizione e consegna più richieste
Abbiamo visto sopra che il principale motivo di abbandono del carrello è legato alle spedizioni.
I tuoi clienti si aspettano di poter scegliere tra corrieri, prezzi, fasce orarie, tipologia tracking e altro ancora. Questo significa che se vuoi ridurre il tasso di abbandono del carrello, devi assicurarti di offrire il maggior numero possibile di opzioni che i tuoi clienti si aspettano.
Come farlo? Semplice. Appoggiandoti a diversi corrieri con una strategia multicorriere. Così facendo puoi offrire nel checkout del tuo ecommerce tutte le loro diverse opzioni di spedizione e di consegna.
Infatti, ogni corriere ha le sue peculiari caratteristiche e il suo posizionamento specifico.
Ad esempio, InPost offre un ottimo servizio di consegna ai Locker o service points, Poste Italiane è conosciuto e piuttosto economico, UPS offre qualità , sicurezza e velocità e così via.
Perché non combinare questi vantaggi? E non dimenticare che i tuoi clienti hanno un corriere preferito!
3. Offri il checkout senza obbligo di registrazione
Il secondo motivo più frequente per l’abbandono dei carrelli è la necessità di creare un account per procedere al pagamento.
In questo caso, la soluzione è semplice: offrire la possibilità di pagare senza registrare un account, tramite il checkout come ospite, e invitare il cliente a registrarsi solo dopo aver concluso il pagamento, per esempio inviando un codice promozionale per il prossimo acquisto nell’email di conferma dell’ordine.
4. Mostra i costi totali dell’ordine prima del pagamento
L’aumento imprevisto dei costi totali può spaventare il cliente e provocare l’abbandono del carrello.
Per evitare che ciò accada, comunica in anticipo tutti i costi aggiuntivi (come le spese di spedizione) durante la navigazione o prima di iniziare la procedura di checkout.
5. Trasmetti fiducia con badge e recensioni
Per aumentare la fiducia dei clienti che acquistano per la prima volta sul tuo negozio, inserisci i badge dei provider di pagamento e rassicurali sulla sicurezza dei pagamenti.
Inoltre, sfrutta la prova sociale e includi le recensioni dei clienti all’inizio del checkout per convincere anche gli shopper più indecisi.
6. Migliora la velocità di consegna e la politica sui resi
Il 68% degli acquirenti online in Italia si aspetta di ricevere il proprio ordine entro 3-5 giorni dal momento dell’acquisto.
Ciò significa che ottimizzando la velocità di spedizione degli ordini – indicando i tempi di consegna al momento del checkout – offrirai un ottimo incentivo per completare l’acquisto.
Per riuscirci, puoi gestire le spedizioni ecommerce con un software per spedizioni come Sendcloud. Con Sendcloud puoi automatizzare le operazioni di evasione, invio e consegna degli ordini e gestione dei resi.
L’azienda Ennebiservice ha risparmiato 40.000 euro in un anno automatizzando le spedizioni!
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7. Sfrutta l’email marketing per recuperare i carrelli abbandonati
L’email marketing viene spesso utilizzata per fare upselling e cross-selling dagli ecommerce. Ma è canale molto efficace sopratutto per il recupero dei carrelli abbandonati. Eccoti due consigli semplici da mettere in pratica per massimizzare le tue possibilità di successo:
- Batti il ferro finché è caldo: il momento migliore per inviare la prima email di recupero carrello è circa un’ora dopo l’interruzione del checkout. Nei primi 60 minuti, l’utente è più propenso a concludere l’acquisto e alcune ricerche hanno evidenziato che il tasso di conversione può raggiungere il 19%. Se non funziona, manda una seconda email – circa 24 ore dopo – facendo leva sul senso di urgenza e scarsità , per esempio, informando il cliente che le merci in magazzino non si possono riservare. Se anche questo messaggio non riesce a convincere l’utente, prova con un ultimo tentativo inviando una terza email 72 ore dopo e includi un codice sconto esclusivo per incentivare il cliente a completare l’acquisto.
- Sfrutta la prova sociale: includi recensioni e commenti positivi per convincere il cliente a concludere l’acquisto. Se ne hai l’autorizzazione, puoi anche utilizzare i contenuti condivisi dagli utenti sui social per aumentare la fiducia degli acquirenti.
8. Utilizza il retargeting sui social per recuperare i carrelli abbandonati
Gli annunci di retargeting ti permettono di mostrare gli stessi prodotti che i clienti hanno aggiunto al carrello senza concludere l’acquisto.
Il luogo più adatto dove pubblicare le inserzioni di retargeting sono i social network, che offrono anche l’opportunità di fare social commerce e conquistare la vendita senza costringere gli utenti a lasciare il proprio feed.
Conclusioni
Bene, siamo giunti al termine di questa nostra pratica guida per ridurre il tasso di abbandono del carrello del tuo ecommerce.
Come abbiamo visto, le strategie che puoi mettere in atto, per prevenire il problema o correre ai ripari subito dopo, sono diverse. Noi ti suggeriamo di testare quelle migliori per il tuo business e provare a ottimizzare ambedue i processi, quello di ottimizzazione del checkout e quello di recupero dei carrelli abbandonati.
Non sottovalutare questo aspetto del tuo business online: può davvero fare la differenza in termini di crescita e revenue.
Infine, non dimenticare che le spedizioni giocano un ruolo importantissimo nell’esperienza d’acquisto utente e anche nel successo del tuo business.
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