Il social commerce, cioè l’utilizzo dei social network per vendere online, è un’opportunità davvero importante per aumentare i guadagni del tuo ecommerce. Infatti, Strategic Market Research prevede che il mercato del social commerce crescerà annualmente del 30%, raggiungendo il valore di 7 trilioni di dollari nel 2030.
Se alla loro nascita le piattaforme social erano solo canali di intrattenimento e condivisione, negli ultimi anni sono diventati anche un fruttuoso canale di vendita per le aziende che gli permette di aumentare i profitti, allargare il loro bacino utenza e molto altro.
Infatti, i social mediaa offrono evidenti vantaggi sia per le piccole e medie imprese, sia per brand affermati, tra cui l’aumento della visibilità e la possibilità di presentare il catalogo dei prodotti a un target di consumatori iper mirato.
In aggiunta, le piattaforme social permettono alle organizzazioni di interagire in modo informale e diretto con i loro clienti, incoraggiandoli ad acquisti online attraverso il dialogo e la creazione di una vera e propria community intorno al loro brand.
Perciò vediamo insieme tutti gli aspetti più importanti del social commerce: cosa significa, quali sono le principali tipologie e come integrarlo nel tuo business.
- Cos’è il Social Commerce?
- Social commerce, social selling, social shopping: le differenze
- Come nasce il social commerce
- Il social commerce nel mondo
- Esempi di social commerce in Italia
- Quali sono i vantaggi del social commerce?
- Da Facebook a TikTok: come fare social commerce sulle diverse piattaforme
- 4 consigli per la tua strategia social commerce
Cos’è il Social Commerce?
Il social commerce è una modalità di vendita che permette agli acquirenti di comprare prodotti o servizi rimanendo immersi nel social network che stanno fruendo, senza venire reindirizzati a un sito esterno.
Gli utenti possono così fare acquisti in modo fluido, con pochi clic, senza interruzioni e senza dover effettuare login o registrazioni.
La customer journey unisce perfettamente esperienze social e transazioni ecommerce, con prodotti presentati alla stregua degli altri contenuti e la possibilità di acquistarli nel minor tempo e con il minore sforzo possibile.
Fonte: E-commerce in Italia nel 2021
Social commerce, social selling, social shopping: le differenze
Prima di approfondire il mondo del social commerce, è bene chiarire un ultimo punto. Il social commerce non va confuso con due altre modi di utilizzare i social network per vendere o fare acquisti, ovvero il social selling e il social shopping.
Il social selling si avvicina al marketing tradizionale e alla pubblicità. Riguarda infatti l’inserimento di materiale promozionale targetizzato nei feed degli utenti, come campagne di sconti, novità, offerte speciali: l’obiettivo è che l’utente clicchi sulla pubblicità per arrivare alla landing page di un dato brand.
Il social shopping invece è una modalità di interazione tra gli utenti attraverso la creazione di gruppi di acquisto e la condivisione. Gli utenti si scambiano informazioni e recensioni sui prodotti per fare acquisti in modo consapevole.
Chi già fa parte di un gruppo d’acquisto può ottenere vantaggi e sconti invitando altre persone, a beneficio di chi compra e di chi vende.
Come nasce il social commerce
Il social commerce nasce dalla fusione di due fenomeni: quello già esistente da tempo degli acquisti online tramite le piattaforme di ecommerce e il sopravvento di social network come Facebook, Instagram e Pinterest. Queste ultime, da semplici piazze virtuali dove scambiare foto e parlare con gli amici, sono diventate un’opportunità per le aziende di pubblicizzare i propri prodotti e acquisire visibilità.
Va aggiunto che la pandemia ha dato una spinta importante alle vendite online: la chiusura dei negozi fisici e l’impossibilità per le persone di uscire di casa ha fatto incrementare le ricerche e gli acquisti in internet e costretto molte azienda a fare affidamento (più che a puntare) sul digitale per rimanere competitivi.
Secondo le stime dell’Osservatorio e-commerce B2C, solo nel 2022 gli acquisti online in Italia hanno generato un valore pari a 48,1 miliardi di euro (+20% rispetto al 2021).
Il social commerce nel mondo
Il paese più all’avanguardia in fatto di social commerce è senza dubbio la Cina. Nel 2022 bel l’84% dei consumatori cinesi ha acquistato prodotti attraverso i social media, mentre negli Stati Uniti solo il 36%, per intenderci.
Nel 2022, il mercato del social commerce in Cina ha raggiunto 363 miliardi di dollari e si prevede che entro il 2028 arriverà a 2 trilioni di dollari, con una crescita annua del 33,7%.
Queste cifre da capogiro sono dovute a piattaforme onnicomprensive come WeChat, Pinduoduo e XiaoHongShu, sulle quali gli utenti possono acquistare prodotti durante eventi di live-streaming e per poi recensirli rimanendo immersi nell’ecosistema dell’app.
A fianco del colosso cinese, si schiera la regione dell’Asia-Pacifico (APAC), con in testa la Thailandia, che sembra apprezzare molto lo shopping attraverso i social media. Infatti, nel 2022 ben l’88% dei thailandesi ha fatto acquisti attraverso i social, con un tasso di conversione del 62%.
Anche negli Stati Uniti, seppur con un ritmo minore, il social commerce continua a crescere: con un fatturato che dai 39.5 milioni nel 2021 è arrivato a 55 milioni nel 2022.
Negli States, la prima piattaforma social per gli acquisti online è Facebook. Questo anche grazie al lancio di Facebook Shops nel 2020, che oggi conta un milione di utenti che effettuano acquisti mensilmente. Infatti almeno un consumatore su 5 ha acquistato su Facebook nel 2022, contro il 12% di Instagram e il 9% di YouTube.
Infine, sempre negli Stati Uniti, entro il 2025 ci si aspetta una crescita importante di Pinterest e soprattutto di TikTok, in cui il 48% degli utenti ha dichiarato di voler effettuare un acquisto nei tre mesi successivi.
Esempi di social commence in Italia
Anche l’Italia sembra poter dire la sua in termini di social commerce, sopratutto nel settore Beauty.
Tra le realtà più attive quella di Profumerie Sabbioni, con quasi 25 milioni di follower e l’hashtag #sabbionibeauty, e il negozio online di cosmesi biologica Yumibio. Quest’ultima tramite l’integrazione perfetta del suo profilo Instagram con sito ecommerce per la vendita di prodotti naturali ecobio, ha costruito una community molto legata ai valori del brand che partecipa attivamente ad attività di loyalty sui social. Ne è un esempio la Shopping Night, con sconti e promozioni settimanali dedicate.
Un’ulteriore conferma di quanto l’Italia creda in questo nuovo trend delle vendite online arriva dagli investimenti delle aziende sui social nel 2021.
Fonte: E-commerce in Italia nel 2021
I vantaggi del social commerce
Gestisci un ecommerce e hai notato che i tuoi utenti abbandonano spesso il sito durante la navigazione, oppure aggiungono prodotti al carrello senza completare l’acquisto?
Oltre a ottimizzare la strategia di checkout, quello che potrebbe servirti è puntare su una strategia di social commerce.
Il principale e più immediato vantaggio del commercio tramite social, infatti, è l’ominicanalità, cioè ti permette di agire su molteplici canali di vendita, con infrastrutture già funzionanti che puoi anche personalizzare in base alla voce del tuo brand.
Inoltre, le piattaforme di social network ti consentono di avere una migliore panoramica su chi sono i tuoi clienti. Potrai sfruttare le interazioni sui tuoi canali e le statistiche a tua disposizione per conoscere meglio il tuo target e calibrare la tua offerta.
Anche i tuoi clienti ne trarranno vantaggio: avranno la possibilità di acquistare prodotti in linea con i loro gusti e interessi, in maniera semplificata e senza distrazioni. Potranno anche condividere le loro esperienze d’acquisto con il resto della community o farsi consigliare sui prodotti da mettere nel carrello, proprio come avverrebbe in un negozio fisico.
Riassumendo, ecco alcuni vantaggi di vendere con il social commerce:
- I tuoi acquirenti dovranno effettuare meno passaggi dalla ricerca e visualizzazione del prodotto al suo acquisto.
- Il bounce rate e il tasso di abbandono del carrello diminuiranno.
- Ti potrai rivolgere al tuo target in maniera mirata e fare conoscere il tuo brand a nuovi potenziali acquirenti.
- Potrai dare vita a una community di clienti fidelizzati che, grazie al passaparola, ne attireranno di nuovi.
- Avrai a disposizione statistiche privilegiate sui tuoi utenti e sulle le loro preferenze.
Infine, puntare su una strategia di social commerce ti farà avvicinare in particolare a quei gruppi di utenti che interagiscono prevalentemente tramite i social e acquistano direttamente dal loro smartphone: i Millennial e la Generazione Z.
Da Facebook a TikTok: come fare social commerce nelle diverse piattaforme
Immagina di avere un brand di moda. Quando un utente lo noterà navigando su Facebook, Instagram o TikTok, cercherà di informarsi leggendo i commenti e le recensioni di chi ha già acquistato i tuoi prodotti.
A questo punto, avere un pulsante per l’acquisto già integrato nel canale social ti consentirebbe di offrirgli una procedura di checkout veloce e senza distrazioni. Interessante, vero?
Vediamo allora come concretizzare questa idea sfruttando le principali piattaforme social in Europa.
Vendere su Facebook
Di recente, Facebook ha lanciato Facebook Shops negli USA. Questo servizio ti permette di creare gratuitamente il tuo negozio online usando gli strumenti messi a disposizione dalla piattaforma: puoi creare cataloghi di prodotti, pubblicizzare collezioni e anche personalizzare l’esperienza dei tuoi clienti scegliendo il layout del tuo shop virtuale.
I tuoi clienti potranno contattarti tramite WhatsApp o Messenger. Inoltre, Facebook Shops collabora con partner come Shopify e WooCommerce, che sono ottimi strumenti per gestire il tuo business e le procedure di spedizione.
Un altro tool messo a disposizione da Facebook è Marketplace, introdotto nel 2017. Questo servizio consente di creare annunci privati e comprare o vendere prodotti.
Se hai un’attività commerciale, il Marketplace è un ottimo modo di dare visibilità ai tuoi articoli e costituisce un canale privilegiato per comunicare con la tua community.
Poiché Marketplace non offre un sistema di pagamento integrato, per concludere l’acquisto il cliente viene reindirizzato a una pagina esterna, come quella del tuo ecommerce per esempio.
Fonte: E-commerce in Italia nel 2021
Vendere su Instagram
Instagram è un altro canale che si presta molto bene al social commerce. Grazie alla sezione Shops, che è riconoscibile dall’icona a forma di borsetta, avrai a disposizione un vero e proprio negozio virtuale.
Dopo esserti collegato tramite il tuo profilo Instagram aziendale, potrai importare il tuo catalogo di prodotti. Instagram ti dà la possibilità di inserire dei tag nei tuoi post: questi servono a visualizzare il nome e il prezzo dell’articolo.
Facendo tap sul prodotto di riferimento, l’utente vedrà le informazioni inerenti al prodotto e verrà reindirizzato all’acquisto.
Un tipico settore che fa largo uso di Instagram Shops è quello della moda, degli accessori e dell’abbigliamento. Piattaforme come Zara, H&M e Tiffany & Co. hanno a disposizione una sezione in cui gli utenti possono visualizzare rapidamente costo e caratteristiche di un prodotto, ma anche condividerlo con i propri contatti, alimentando il traffico.
Infine, negli Stati Uniti Instagram ha lanciato Drops, una sezione nella quale gli utenti possono tenere sott’occhio i lanci di prodotti disponibili in quantità limitata. Quando questo feature arriverà in Europa, sarà un’occasione in più per i negozi online di affiliare i propri clienti.
Vendere su Pinterest
Pinterest è una piattaforma nata per condividere idee creative su lifestyle, casa e arredamento che rappresenta un’ottima vetrina per i negozi online.
Gli utenti possono mettere un pin ai prodotti di loro interesse; i post vengono categorizzati in bacheche, in modo da essere recuperati più facilmente.
Secondo uno studio di Statista, con l’avvento della pandemia Pinterest ha guadagnato oltre 100 milioni di utenti attivi.
Nell’aprile 2021 l’azienda ha lanciato una partnership con Shopify, permettendo così ai commercianti che usano questo tool di caricare i loro prodotti direttamente sulla piattaforma convertendoli in Pin prodotto acquistabili.
Inoltre, gli articoli possono essere suddivisi in più feed prodotti, così da differenziare l’offerta a seconda del mercato di riferimento. I feed prodotti possono infatti a loro volta essere configurati in base a valuta, lingua e disponibilità.
Per i commercianti che già usano Shopify si tratta di un’opportunità unica per essere trovati dagli oltre 450 milioni di utenti internazionali che si affidano alla piattaforma visiva per trovare ispirazione e fare shopping.
Vendere su TikTok
TikTok ha raggiunto 1,53 miliardi di utenti a gennaio 2023 ed è la settima piattaforma social più utilizzata al mondo. È sicuramente il social preferito dalla Generazione Z ed anch’esso entra nel mondo del social commerce con una partnership con Shopify.
Per chi utilizza Shopify è prevista quindi la possibilità di sincronizzare il proprio catalogo prodotti con la app.
Inoltre è possibile taggare i prodotti nei video, così gli utenti potranno visualizzarli senza interrompere la navigazione all’interno della app.
TikTok è il mezzo perfetto per raggiungere la Generazione Z, che segue trend sempre in evoluzione, ha grande familiarità con i social e gode di una disponibilità economica sempre maggiore.
4 consigli per la tua strategia social commerce
Il social commerce è quindi un trend molto nuovo ma già ampiamente sfruttato nel mondo e ben diffuso su tutte le più importanti piattaforme social.
Ha un potenziale enorme anche per chi possiede già un ecommerce e che sfruttava già i social per fare social selling. Grazie al social commerce puoi offrire un’esperienza di acquisto fluida senza interruzioni tra un canale a un altro. Inoltre, devi considerare che sono circa 3,5 miliardi – 44% della popolazione mondiale – le persone che utilizzano i social media, trascorrendo in media 2 ore e mezza al giorno alla ricerca di notizie, intrattenimento e prodotti da acquistare (Accenture, 2022). Insomma una vera e propria occasione da non perdere per aumentare le vendite.
Per preparare la tua azienda alle novità del social commerce, la cosa migliore è giocare d’anticipo e studiare una strategia per potere sfruttare questi canali a tuo favore.
Perciò ecco alcuni consigli:
1. Pianifica una strategia di sponsorizzazione sulla base del comportamento
Gli annunci sponsorizzati personalizzati sulla base del comportamento precedente spingono il 49% degli utenti ad acquistare un prodotto che inizialmente non avevano preso in considerazione. E non è difficile capirne il motivo.
Per pianificare la giusta strategia di sponsorizzazione, devi riuscire a capire quali sono le intenzioni di ogni consumatore. Puoi farlo collegando gli indicatori comportamentali (ricerche effettuate, cronologia di navigazione, acquisti passati, ecc.) ai tuoi motori di raccomandazione. In questo modo inizierai a fornire agli utenti contenuti pertinenti e altamente personalizzati che li aiutino a passare da “Non sono sicuro di aver bisogno di qualcos’altro” a “Questo è proprio ciò di cui ho bisogno”.
2. Offri un’esperienza post-acquisto memorabile con email di tracking personalizzate
Ormai è risaputo: le mail di tracking sono un potente strumento di marketing. Statisticamente vengono aperte con un tasso del 90% (wow!) e questo garantisce che i tuoi clienti vedano i contenuti dell’email e potenzialmente interagiscano con essi. Perché non approfittarne per fargli vivere un’esperienza legata al tuo brand?
Potresti usare queste email per offrire delle promozioni speciali sul tuo ecommerce o per condividere contenuti esclusivi. Il modo più conveniente per farlo è dotarti di una piattaforma per le spedizioni integrata.
Con Sendcloud ad esempio, puoi creare email di tracking automatizzate e completamente personalizzabili, che rimandano a una pagina di tracking brandizzata che puoi adattare con le tue campagne di marketing, promozioni, i tuoi profili social e molto altro!
3. Crea e mantieni coinvolta la tua community
Innanzitutto prima di pensare di creare una community intorno al tuo brand sfruttando i social media, devi difinire qual è la piattaforma più adatta. Infatti ogni social network ha un pubblico ben specifico di utenti. Prendi del tempo per fare delle analisi e capire su quale investire.
Dopodiché dovrai concentrarti sul valore che vuoi offrire ai tuoi follower: punta su contenuti autentici, instaura una relazione continua e, perché no, collabora con influencer per aumentare la visibilità e il coinvolgimento.
4. Trasforma i resi in uno strumento di retention
I resi possono sembrare solo una seccatura: un costo che impatta sui margini del tuo business e un processo frustrante per il cliente. Ma se gestiti in modo intelligente, credimi, si trasformano in un’opportunità di fidelizzare i tuoi clienti e fare in modo che tornino sul tuo ecommerce per fare nuovi acquisti.
Infatti, se un cliente vuole restituire un articolo e non capisce cosa deve fare o il processo di reso è macchinoso e frustrante, ci penserà due volte prima di acquistare un altro prodotto. Al contrario, se l’esperienza di reso è semplice, fluida e veloce, sarà invogliato a riacquistare.
Una delle migliori soluzioni per semplificare i resi a te e ai tuoi clienti è quella di dotarti di un portale dei resi self service, che permette di restituire articoli in modo semplice e indipendente e di rimanere informati in ogni momento sullo stato del reso, il tutto con un interfaccia brandizzata, interattiva e piacevole!
Fai già social commerce e vuoi convivere la tua esperienza? Oppure hai altre domande a cui vorresti avere una risposta? Faccelo sapere nei commenti!