Skip to main content

Spedire all’estero implica delle complessità che possono facilmente scoraggiare, soprattutto quando si tratta di districarsi tra gli Incoterms. Queste clausole commerciali riconosciute a livello internazionale sono fondamentali per definire le responsabilità di acquirenti e venditori nelle transazioni transfrontaliere. Che tu sia agli inizi nel settore dell’ecommerce o stia cercando di perfezionare la tua strategia logistica, è essenziale che tu comprenda gli 11 Incoterms per assicurarti operazioni fluide ed efficienti.

In questa guida completa, analizzeremo gli ultimi aggiornamenti degli Incoterms del 2020, con spiegazioni chiare ed esempi pratici pensati specificamente per gli ecommerce. Scoprirai come utilizzare queste clausole commerciali a tuo vantaggio, riducendo al minimo i rischi e migliorando l’efficienza della tua catena di fornitura. Ti va di conoscere a fondo gli Incoterms e migliorare le tue operazioni ecommerce? E allora continua a leggere!

Sommario

Vuoi avere a portata di mano tutte le informazioni più importanti sugli Incoterms? Scarica qui la nostra pratica infografica sugli Incoterms 2020!

Cosa sono i codici Incoterms?

International shipping aircraft and container
Gli Incoterms (International Commercial Terms) sono stati sviluppati nel 1936 dalla camera di commercio internazionale. Rappresentano la soluzione alle difformità di interpretazione degli accordi sui trasporti in paesi diversi nell’ambito del commercio internazionale.

Gli Incoterms sono letteralmente dei termini di consegna internazionali standardizzati, che fungono da contratto tra venditore e acquirente. Descrivono tutti i compiti, i rischi e i costi associati alle transazioni di merci in tutto il mondo e sono pertanto le condizioni commerciali più importanti.

Quando si usano gli Incoterms?

Gli Incoterms servono a concordare i termini contrattuali e gli obblighi più importanti per il commercio globale, ivi inclusi l’esportazione, l’importazione e il trasporto di merci. Gli Incoterms disciplinano il contratto di trasporto, l’assicurazione sul trasporto, la definizione del luogo di consegna e del trasferimento del rischio, gli obblighi informativi e molto altro ancora.

In totale, esistono 11 Incoterms diversi. La differenza principale tra queste clausole commerciali internazionali è il punto in cui il rischio passa dal venditore all’acquirente, ovvero a partire da quale momento l’acquirente diventa responsabile:

  • dei costi di trasporto
  • del rischio della spedizione
  • dell’assicurazione

Gli Incoterms rispondono a queste domande:

Su quale parte ricade la responsabilità…

  • dei costi di spedizione?
  • dei costi assicurativi?
  • dei costi di importazione?
  • dello sdoganamento?
  • del trasporto e verso dove è diretto?
  • delle merci e fino a quando?

In poche parole, gli Incoterms rappresentano la soluzione alle difformità di interpretazione degli accordi sui trasporti in paesi diversi nell’ambito del commercio internazionale. Gli Incoterms sono apparsi per la prima volta nel 1936 e dall’epoca sono stati cambiati sette volte. Ogni 10 anni vengono aggiornati o adattati alle nuove circostanze. Attualmente, la versione più recente sono gli Incoterms 2020.

Corriere che consegna pacco con documentazione per spedizione internazionale La funzione degli Incoterms

Gli Incoterms rivestono un ruolo fondamentale nella spedizione internazionale di merci. Di seguito ti riepiloghiamo le loro funzioni e i vantaggi:

Principali funzioni e vantaggi degli Incoterms:

  • Standardizzazione: garantiscono che tutte le parti siano allineate sui termini e sulle condizioni.
  • Ripartizione dei costi: quale partner contrattuale sostiene quali costi?
  • Ripartizione degli obblighi: quale partner contrattuale si assume quali obblighi su quale tratta?
  • Trasferimento del rischio: quale partner contrattuale copre quale rischio in quale momento?
  • Miglioramento della comunicazione: agevolano la comunicazione e la comprensione tra i partner commerciali internazionali.

Altre funzioni degli Incoterms

  • Documenti relativi alle merci: quale partner contrattuale acquista i documenti richiesti sulle merci?
  • Dogana: quale partner contrattuale è responsabile dello sdoganamento?
  • Documenti relativi al trasporto: quale partner contrattuale acquista quali documenti sul trasporto?
  • Assicurazione della spedizione: quale partner contrattuale assicura le merci per quale parte del trasporto?
  • Informazioni: quale partner contrattuale informa l’altro, a che ora e riguardo cosa?
  • Controllo delle merci: quale partner contrattuale esegue il controllo delle merci?
  • Packaging: quale partner contrattuale stabilisce il tipo e il metodo di confezionamento?

Come usare gli Incoterms?

Spedizione marittima con container - Importanza degli Incoterms nel commercio globale
È il venditore a stabilire quale clausola Incoterms intende utilizzare. Se spedisci prodotti fuori dall’UE, scegli i tuoi Incoterms e inseriscili nella tua fattura commerciale insieme ai tuoi HS code.

È anche importante menzionarli nei tuoi termini e condizioni. I tuoi clienti devono sapere se sono responsabili di certi aspetti, come ad esempio le tariffe doganali. Ricorda che il pubblico generale non comprenderà il significato di ciascuna clausola Incoterms, quindi dovrai descrivere in termini semplici quella o quelle che scegli spiegando ogni singola condizione, per consentire ai tuoi clienti di capire cosa implica per loro.

Nello scegliere i tuoi Incoterms, ricorda che non tutti i corrieri supportano tutte le clausole, quindi verifica sempre direttamente con il corriere con cui intendi spedire all’estero.

 

L’importanza degli Incoterms nel commercio internazionale

Gli Incoterms sono essenziali nel commercio internazionale perché forniscono un insieme di regole standardizzate che aiutano a evitare malintesi tra acquirenti e venditori di paesi diversi. Definendo chiaramente chi è responsabile della spedizione, dell’assicurazione, della dogana e di altri aspetti logistici, gli Incoterms garantiscono che entrambe le parti comprendano i propri obblighi, contribuendo così a prevenire costose controversie. Questi termini semplificano l’intero processo rendendo gli scambi globali più fluidi e prevedibili, aspetto particolarmente cruciale nel frenetico mondo dell’ecommerce.

Adottando gli Incoterms, le aziende possono affrontare le complessità del commercio internazionale con maggiore sicurezza ed efficienza, ottenendo così transazioni più redditizie e soddisfacenti.

Vuoi saperne di più su come realizzare spedizioni internazionali più convenienti? Dai uno sguardo al nostro articolo: Spedizioni internazionali low cost: 12 consigli per abbattere i costi!

 

Incoterms 2010 vs Incoterms 2020

Gli Incoterms vengono aggiornati ogni 10 anni per restare al passo con i tempi. Gli Incoterms del 2010 rimangono validi, ma nel corso del tempo sempre più aziende adotteranno i termini più recenti, quindi è preferibile che anche tu passi agli Incoterms del 2020 per evitare confusione.

Cosa è cambiato nei nuovi Incoterms 2020?

Se non hai mai usato gli Incoterms prima d’ora, puoi saltare questo capitolo.

  • DAT è diventato DPU: La dicitura Delivered at Terminal, ovvero “reso al terminal”, è stata modificata in Delivered at Place Unloaded, ovvero “reso al luogo di destinazione scaricato”. La ragione della modifica risiede nel fatto che le merci possono essere consegnate non solo a un terminal o a un molo, ma in qualunque altro luogo in cui sia possibile caricare merci, come una fabbrica o un magazzino.
  • È stata aggiunta all’opzione FCA l’opzione Bill of Lading (BL, ovvero polizza di carico) a bordo: È possibile specificare nell’accordo di vendita che è necessario emettere una polizza di carico. La Bill of Lading indica che le merci sono state caricate a bordo. Con questa polizza, l’acquirente indica al corriere di consegnare tale “nota di bordo” al venditore.
  • CIF e CIP contengono livelli di copertura diversi: Con l’opzione CIP, il venditore è obbligato a contrarre un’assicurazione di trasporto completa. In caso di CIF, esiste l’obbligo di un’assicurazione con copertura minima.
  • FCA, DAP, DPU e DPP hanno mezzi di trasporto propri: Per questi Incoterms è possibile organizzare il trasporto delle merci con mezzi di trasporto propri.

Vista aerea di container in un porto per il trasporto merci internazionale Spiegazione dei vari Incoterms: una panoramica dettagliata

Di seguito, ti presentiamo una spiegazione dettagliata di ciascuna clausola Incoterms, accompagnata da esempi pratici del loro utilizzo nelle spedizioni internazionali.

1. EXW – Ex Works (Franco fabbrica)

Il venditore deve fornire all’acquirente l’accesso alle merci in un luogo concordato. A partire da quel momento, l’acquirente sostiene quasi tutte le spese e i rischi durante tutto il processo di spedizione.

Esempio: Un produttore in Germania vende macchinari a un acquirente in Brasile. L’acquirente provvede al ritiro dal magazzino del produttore e si occupa di tutte le operazioni di trasporto e sdoganamento successive.

2. FCA – Free Carrier (Franco vettore)

Il venditore deve rendere disponibili le merci a proprio rischio e a sue spese presso i propri locali o un luogo concordato. In entrambi i casi, il venditore è responsabile dello sdoganamento delle merci per l’esportazione. È possibile concordare che l’acquirente debba informare il corriere di trasferire una polizza di carico (BL) con una nota a bordo al venditore.

Esempio: Un esportatore di abbigliamento in Italia consegna i capi a uno spedizioniere in un porto locale. L’acquirente in Giappone si occupa della spedizione dal porto al proprio magazzino.

3. CPT – Carriage Paid To (Trasporto pagato fino a)

Il venditore ha le stesse responsabilità che si assume con la clausola FCA, ma in questo caso paga anche le spese di consegna.

Esempio: Un’azienda vinicola francese vende un carico a un rivenditore in Canada, pagando il trasporto fino al porto di Montreal. L’acquirente si occupa quindi della merce dal porto in poi.

4. CIP – Carriage Insurance Paid To (Trasporto e assicurazione pagati fino a)

Per il venditore implica le stesse responsabilità della clausola CPT, solo che in questo caso è anche tenuto a pagare l’assicurazione con un tasso di copertura elevato. Le parti possono concordare in separata sede di applicare una copertura limitata.

Esempio: Un’azienda tecnologica negli Stati Uniti spedisce prodotti elettronici a un distributore in Australia, coprendo i costi di trasporto e di assicurazione fino all’arrivo a Sydney.

5. DAP – Delivered At Place (Reso al luogo di destinazione)

Il venditore sostiene le spese e i rischi durante il trasporto delle merci a un indirizzo concordato. Non appena le merci arrivano a tale indirizzo e sono pronte per essere scaricate, il rischio passa all’acquirente.

Esempio: Un produttore di mobili in Svezia consegna un lotto di tavoli al magazzino di un acquirente a Londra. La responsabilità passa all’acquirente al momento dell’arrivo.

6. DPU – Delivered At Place Unloaded (Reso al luogo di destinazione scaricato)

Il venditore è responsabile delle spese e dei rischi associati alla consegna delle merci in un luogo di destinazione concordato dove le merci possono essere scaricate per poter essere trasportate in un altro luogo. Il venditore si occupa delle dogane e scarica le merci in un luogo concordato. L’acquirente si occupa dello sdoganamento e di qualunque diritto associato.

Esempio: Un’azienda in Cina spedisce macchinari a una fabbrica in Messico, occupandosi di tutti i trasporti e delle operazioni di scarico a destinazione. L’acquirente si assume la responsabilità dopo lo scarico.

7. DDP – Delivery Duty Paid (Reso sdoganato)

Il venditore sostiene le spese e i rischi del trasporto, è responsabile dell’esportazione e dell’importazione e paga qualunque dazio d’importazione. Non appena le merci arrivano all’indirizzo e sono pronte per essere scaricate, il rischio passa all’acquirente.

Esempio: Un fornitore canadese consegna attrezzature mediche a un ospedale del Regno Unito, coprendo tutti i costi di trasporto, i dazi e gli adempimenti per l’importazione.

8. FAS – Free Alongside Ship (Franco sottobordo)

Il venditore sostiene tutte le spese e i rischi fino alla consegna delle merci accanto alla nave. A partire da quel punto, il rischio ricade sull’acquirente, che si occupa anche dello sdoganamento d’esportazione e d’importazione.

Esempio: Un esportatore agricolo dell’Argentina consegna soia accanto a una nave a Buenos Aires. L’acquirente provvede al carico e alla successiva spedizione a destinazione.

9: FOB – Free On Board (Franco a bordo)

Il venditore sostiene tutte le spese e i rischi fino a quando le merci sono a bordo della nave e si occupa anche dello sdoganamento d’esportazione. Non appena le merci sono state consegnate alla nave, tutte le responsabilità ricadono sull’acquirente.

Esempio: Un fornitore in Thailandia spedisce riso a un acquirente in Egitto, assumendosi la responsabilità fino a quando il riso viene caricato su una nave nel porto di Bangkok.

10. CFR – Cost And Freight (Costo e nolo)

Si applicano gli stessi termini previsti dalla clausola FOB, sia per il venditore che per l’acquirente, ma in questo caso il venditore deve pagare anche le spese relative al trasporto delle merci al porto.

Esempio: Un produttore di macchinari in Giappone spedisce delle macchine a un cliente in India, coprendo i costi di spedizione fino al porto di Mumbai; una volta che la merce è a bordo, è l’acquirente ad assumersi il rischio.

11. CIF – Cost, Insurance and Freight (Costo, assicurazione e nolo)

Il venditore ha gli stessi obblighi previsti con CFR, ma paga anche le spese assicurative (minime). Per un’assicurazione più completa, sarà l’acquirente a dover pagare.

Esempio: Un fornitore di ricambi per auto in Corea del Sud vende pezzi a un concessionario in Sudafrica, pagando le spese di spedizione e assicurazione fino al porto di Durban. L’acquirente è responsabile dell’eventuale assicurazione aggiuntiva.

Gruppi di Incoterms

Per chiarire ulteriormente le differenze principali tra i vari Incoterms, possiamo suddividerli in quattro gruppi:

  • Gruppo E: EXW è l’unica clausola Incoterms che prevede un prelievo delle merci. Quasi tutti i costi e i rischi sono a carico dell’acquirente durante tutto il processo di spedizione.
  • Gruppo F: FCA, FAS e FOB sono le tre clausole Incoterms in base alle quali il venditore non copre i costi e i rischi del trasporto principale. Non appena la merce passa al corriere, i costi e i rischi del trasporto principale vengono trasferiti all’acquirente.
  • Gruppo C: CPT, CIP, CFR e CIF sono le quattro clausole Incoterms che prevedono che il venditore debba sostenere tutti i costi del trasporto principale. Quando la merce passa nelle mani del corriere, solo il rischio del trasporto viene trasferito all’acquirente. I costi e le eventuali assicurazioni rimangono di competenza della parte venditrice.
  • Gruppo D: DAP, DPU e DPP sono i tre Incoterms in cui la parte venditrice sostiene tutti i costi e i rischi fino all’arrivo della merce a una destinazione concordata.

Panoramica degli obblighi dell’acquirente e del venditore

La seguente panoramica illustra quale parte si assume responsabilità e obblighi, ad esempio per il caricamento degli ordini per il trasporto o per il pagamento delle imposte connesse. Gli obblighi del venditore sono evidenziati in blu e quelli dell’acquirente in rosso.

Incoterms 2020

 

Come scegliere la clausola Incoterms giusta per il tuo e-commerce

La clausola Incoterms usata più comunemente dai webshop che vendono su scala internazionale è DAP (Delivered At Place, ovvero reso al luogo di destinazione). DAP significa semplicemente che tu, in qualità di venditore, paghi le spese di spedizione, ti occupi della copertura assicurativa e prepari i documenti relativi alle esportazioni. Al destinatario spettano le spese doganali e quelle relative alle importazioni. Se non sai con sicurezza quale clausola Incoterms utilizzare, con

Furgone DHL parcheggiato in città per operazioni di consegna internazionale Spedisci in tutto il mondo con Sendcloud

Stai pensando di iniziare a spedire all’estero? O magari vuoi ottimizzare la tua strategia di spedizione internazionale? Con le spedizioni internazionali di Sendcloud puoi collegare il tuo webshop a tutti i principali corrieri, inclusi Poste Italiane, BRT, GLS DHL e UPS. Automatizza tutti i passaggi del tuo processo di spedizione, dalla stampa delle etichette di spedizione fino all’invio di notifiche di tracciamento personalizzate e alla gestione dei resi.

Ciò che distingue noi di Sendcloud è la nostra capacità di generare automaticamente i moduli doganali con tutte le informazioni necessarie, garantendo un processo fluido e senza utilizzo di carta. E non preoccuparti se un corriere non supporta l’opzione paperless, perché generiamo noi i documenti di cui hai bisogno.

Inoltre, potrai beneficiare immediatamente delle condizioni vantaggiose di spedizione internazionale che Sendcloud ha negoziato con i corrieri, includendo il paperless trade con DHL e UPS, l’importazione automatica delle informazioni doganali da Shopify e da integrazioni API e l’accesso a una vasta rete di trasportatori in tutta Europa. Vuoi saperne di più su cosa può apportare tutto questo al tuo webshop?

Scopri subito come funziona Sendcloud!

Serena Guerra

Appassionata di ecommerce e logistica, Serena dedica la sua competenza ad analizzare e svelare i trend in costante evoluzione del settore. In qualità di Content Specialist a Sendcloud, condivide preziosi consigli e strategie per aiutare i retailer online a far crescere il loro business.

Inizia ora a spedire in modo efficiente.

Registrati gratis
Configuralo in 5 minuti Senza sviluppatore Nessuna carta di credito richiesta
Stars

Più di 2000 recensioni a 5 stelle

G2 Crowd Logo Trustpilot Logo Capterra Logo